Il gruppo degli Eagles of Death Metal torna ad esibirsi questa sera a Parigi, a tre mesi dalla strage del Bataclan.
Una strage che ha inorridito il mondo e che ha visto spettatori inermi i membri degli Eagles of Death Metal: la band stava suonando al Bataclan di Parigi quando lo scorso novembre un gruppo di terroristi fece irruzione seminando panico e morte. E a tre mesi da quella terribile nottata francese il gruppo ha deciso che lo spettacolo andrà concluso proprio a Parigi: per questo motivo stasera ci sarà un nuovo concerto degli Eagles of Death Metal, stavolta all’Olympia. Dobbiamo finire quello spettacolo, hanno detto in coro i membri della band. E così sarà: lo spettacolo andrà in scena e ovviamente l’evento sarà sold-out, come facilmente prevedibile. Quanto è accaduto ha messo in luce il problema della sicurezza, tema di cui il gruppo ha parlato alla vigilia dell’evento di questa sera a Parigi. Ormai negli Usa giro sempre armato, ha detto Jesse Hughes, il frontman degli Eagles of Death Metal. Non sono un cowboy, ma voglio essere pronto, ha concluso Hughes.
Jesse Hughes: Voglio che tutti possano avere una pistola
Proprio l’argomento delle armi (e a proposito, i controlli in vista del concerto saranno scrupolosissimi) è stato al centro dei discorsi del frontman nell’intervista rilasciata ieri a iTélé, un canale francese.
Un discorso molto duro quello di Jesse Hughes: So che le persone – ha detto il leader degli Eagles of Death Metal – non saranno d’accordo con me, ma sembra che Dio abbia creato uomini e donne e che quella notte le pistole le abbiano resi uguali. E mi fa schifo che le cose stiano così.
Jesse Hughes, dopo la strage del Bataclan, ha cambiato idea rispetto al fatto che tutti dovrebbero avere un’arma: Credo che l’unica cosa in cui ho cambiato idea da allora è che forse finché più nessuno avrà una pistola, tutti dovrebbero averne una. Perché non ho mai visto morire una persona che aveva una pistola, e voglio che tutti possano averne una. Ho visto morire persone che forse avrebbero potuto vivere.
I sopravvissuti alla strage del Bataclan: Ci sarò, lo devo al ricordo delle vittime
Uno spettacolo, quello dell’Olympia, al quale sono stati invitati tutti i sopravvissuti di quella terribile notte al Bataclan. Sei di loro hanno confermato che saranno presenti al concerto della band. Se non vado l’avranno avuta vinta i terroristi, ha dichiarato uno di loro al quotidiano Parisien. Il concerto – ha continuato il cinquantunenne Thierry – sarà tutto tranne che normale, incluso per i musicisti, che sono anch’essi profondamente scossi.
Non è l’unico ad essere stato ascoltato in merito al concerto di questa sera.
Anche il venticinquenne Thibaut ha dichiarato che, nonostante l’angoscia, ci sarà, per dovere di memoria rispetto a chi è morto. Il ragazzo fa parte di una associazione di vittime di quell’attentato, Life for Paris: molti di essi saranno presenti.